domenica 16 giugno 2019

Altri buonisti




Non frequento le chiese, anche se il verbo di Cristo mi affascina da sempre. 
La parole sono quelle dell’Apocalisse di Giovanni, parole che non hanno mai smesso di rivelarsi attuali.

La foto è di un grande Sebastião Salgado.


“Tiepidi, siamo noi che togliamo la forza irrompente dell'Evangelo per scappare dal conflitto che ci mette paura. Il tiepido riduce l'Evangelo a rito, morale, dottrina, religione accondiscendente, così da evitare ogni persecuzione.  

Siamo perseguitati a causa dell'impegno sul pane per tutti, sul servizio agli altri e specialmente ai più poveri, sul perdono ai nemici, sulla non violenza e sulla croce, garanzia di vittoria per tutti i crocifissi della storia”.



Apocalisse 3,14-22




domenica 9 giugno 2019

Tutto d'un fiato




 

Mi sveglio sempre alle sette d’estate fa ancora fresco posso respirare dalla finestra aperta prima di fare la doccia la barba la colazione vestirmi indossare la camicia la cravatta la giacca e dopo prendere l’ascensore scendere fino al garage entrare nella macchina risalire la rampa immettermi sulla strada incrociare altre auto tenere i finestrini chiusi accendere il climatizzatore automatico con la temperatura impostata a 23 gradi guardarmi intorno quando sono fermo al semaforo fare finta di niente se l’auto accanto è guidata da una donna bella con quel poco di ombretto quel poco di rossetto quel poco di sesso consumato nella notte ancora fra i capelli le braccia tese sul volante il seno fra le braccia pochi secondi si riparte di solito percorro il tragitto fra casa e ufficio in quaranta minuti ma d’estate può capitare che ne impieghi solo venti dovrebbero mandare le persone in ferie più spesso le scuole aprirle alle dieci del mattino altrimenti non ti spieghi come mai solo quando le scuole sono chiuse e le persone sono in ferie le strade sembrano avere le dimensioni giuste per le auto che le percorrono la mia è fatta di una via crucis di semafori tutti rossi prima non facevo in tempo a mettere la terza che già dovevo fermarmi per fortuna ora ho l’auto con il cambio automatico fanculo la frizione la prima la seconda la terza fanculo le marce marciscano all’inferno mi si consumavano i tacchi delle scarpe e il tappetino di gomma perché non ci ho pensato prima a farmi un’auto col cambio automatico così posso ascoltare meglio miles davis alle otto del mattino tengo sempre un po’ di musica jazz in auto john coltrane ad esempio o keith jarrett oppure diana krall che poi quando fuori aumenta il rumore io aumento il volume della musica fanculo questa città se potessi farei un tunnel da casa all’ufficio da garage a garage ecco di nuovo una rampa sono arrivato ho il posto riservato sottoterra dove non battono i raggi del sole a quest’ora devono essere già robusti ma io prendo l’ascensore e salgo al quarto piano dove c’è il mio ufficio peccato che il climatizzatore sia impostato su 25 gradi in macchina stavo più fresco dico al collega che sale con me ci vediamo alla mensa a pranzo se non decido di rimanere in stanza a mangiare uno yogurt magari o mi bloccano in una riunione non so perché le riunioni finiscono sempre tardi non vedo l’ora che arrivino le cinque allora me ne riscenderò in ascensore fino al garage entrerò in auto risalirò la rampa controllerò che il climatizzatore sia ancora impostato su 23 gradi mi balenerà il pensiero che fuori ce ne saranno 33 o 34 fanculo l’estate quando si lavora non dovrebbero esistere il lavoro e l’estate insieme o l’uno o l’altra invece no così me ne torno a casa semaforo dopo semaforo le donne nelle auto non hanno la stessa aria riposata della mattina nessuna luce di amplessi negli occhi il lavoro spegne nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo di dire signori ora vi rivelo una verità che nessuno vi ha mai rivelato il lavoro è contro natura avete mai visto un canarino che lavora? un pesce rosso che lavora? una scimmia che lavora? l’unica attività ammessa è procurarsi il cibo tutto il resto è una malattia mentale e grave d’accordo sono malato anche io che me ne torno a casa con la mia auto col cambio automatico il climatizzatore a 23 gradi quando fuori 34 e poi scendo la rampa entro nel garage spengo il motore chiudo la portiera sono ancora vestito come stamattina alle otto camicia cravatta giacca prendo l’ascensore sono due piani entro in casa il climatizzatore è già acceso da un’ora basta un cazzo di timer da due soldi ed entri in una casa fresca fanculo l’estate il sudore le zanzare le magliette con le macchie scure sotto le ascelle ora finalmente posso togliermi i vestiti entrare nella doccia anche oggi è andata un altro giorno d’estate è passato fra poco arriverà il buio la notte allora infilerò un paio di pantaloni di cotone leggero una maglietta blu un paio di mocassini marroni e uscirò finalmente a fare una passeggiata.
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