Mi sveglio sempre alle sette d’estate fa ancora fresco posso
respirare dalla finestra aperta prima di fare la doccia la barba la colazione
vestirmi indossare la camicia la cravatta la giacca e dopo prendere l’ascensore
scendere fino al garage entrare nella macchina risalire la rampa immettermi
sulla strada incrociare altre auto tenere i finestrini chiusi accendere il
climatizzatore automatico con la temperatura impostata a 23 gradi guardarmi
intorno quando sono fermo al semaforo fare finta di niente se l’auto accanto è
guidata da una donna bella con quel poco di ombretto quel poco di rossetto quel
poco di sesso consumato nella notte ancora fra i capelli le braccia tese sul
volante il seno fra le braccia pochi secondi si riparte di solito percorro il
tragitto fra casa e ufficio in quaranta minuti ma d’estate può capitare che ne
impieghi solo venti dovrebbero mandare le persone in ferie più spesso le scuole
aprirle alle dieci del mattino altrimenti non ti spieghi come mai solo quando
le scuole sono chiuse e le persone sono in ferie le strade sembrano avere le
dimensioni giuste per le auto che le percorrono la mia è fatta di una via
crucis di semafori tutti rossi prima non facevo in tempo a mettere la terza che
già dovevo fermarmi per fortuna ora ho l’auto con il cambio automatico fanculo
la frizione la prima la seconda la terza fanculo le marce marciscano
all’inferno mi si consumavano i tacchi delle scarpe e il tappetino di gomma
perché non ci ho pensato prima a farmi un’auto col cambio automatico così posso
ascoltare meglio miles davis alle otto del mattino tengo sempre un po’ di
musica jazz in auto john coltrane ad esempio o keith jarrett oppure diana krall
che poi quando fuori aumenta il rumore io aumento il volume della musica
fanculo questa città se potessi farei un tunnel da casa all’ufficio da garage a
garage ecco di nuovo una rampa sono arrivato ho il posto riservato sottoterra
dove non battono i raggi del sole a quest’ora devono essere già robusti ma io
prendo l’ascensore e salgo al quarto piano dove c’è il mio ufficio peccato che
il climatizzatore sia impostato su 25 gradi in macchina stavo più fresco dico
al collega che sale con me ci vediamo alla mensa a pranzo se non decido di
rimanere in stanza a mangiare uno yogurt magari o mi bloccano in una riunione
non so perché le riunioni finiscono sempre tardi non vedo l’ora che arrivino le
cinque allora me ne riscenderò in ascensore fino al garage entrerò in auto
risalirò la rampa controllerò che il climatizzatore sia ancora impostato su 23
gradi mi balenerà il pensiero che fuori ce ne saranno 33 o 34 fanculo l’estate
quando si lavora non dovrebbero esistere il lavoro e l’estate insieme o l’uno o
l’altra invece no così me ne torno a casa semaforo dopo semaforo le donne nelle
auto non hanno la stessa aria riposata della mattina nessuna luce di amplessi
negli occhi il lavoro spegne nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo di dire
signori ora vi rivelo una verità che nessuno vi ha mai rivelato il lavoro è
contro natura avete mai visto un canarino che lavora? un pesce rosso che
lavora? una scimmia che lavora? l’unica attività ammessa è procurarsi il cibo
tutto il resto è una malattia mentale e grave d’accordo sono malato anche io che me ne torno a casa con la mia auto col cambio automatico il climatizzatore
a 23 gradi quando fuori 34 e poi scendo la rampa entro nel garage spengo il
motore chiudo la portiera sono ancora vestito come stamattina alle otto camicia
cravatta giacca prendo l’ascensore sono due piani entro in casa il
climatizzatore è già acceso da un’ora basta un cazzo di timer da due soldi ed
entri in una casa fresca fanculo l’estate il sudore le zanzare le magliette con
le macchie scure sotto le ascelle ora finalmente posso togliermi i vestiti
entrare nella doccia anche oggi è andata un altro giorno d’estate è passato fra
poco arriverà il buio la notte allora infilerò un paio di pantaloni di cotone
leggero una maglietta blu un paio di mocassini marroni e uscirò finalmente a
fare una passeggiata.
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