venerdì 12 aprile 2019

Frammenti di discorsi #6


Voce del verbo venire


– Non muoverti fino a che non vengo, – disse l’uomo.

– Devo sopportare questo peso addosso ancora per molto? – fece in risposta la donna.

– Devi darmi il tempo di venire, – ribadì lui. – Dammi il tempo di venire e tutto avrà fine.

– Mi sento opprimere, sul petto, sul ventre, sul bacino...

– Tu comunque non muoverti, hai capito? Stai ferma, resta immobile.

– È così importante che io non mi muova?

– Importantissimo. Non so come spiegartelo, quanto sia importante. Ferma, immobile, fino a che non vengo.

– Non ce la faccio più, mi sento morire...

– Ora non esagerare, hai ancora fiato in gola per parlare. Qualche minuto e tutto sarà finito. Solo pochi minuti e vengo.

– Fai presto.

– Non dipende da me.



L’uomo attaccò il telefono e prese a suonare il clacson all’impazzata. Il traffico era davvero paralizzato, a quell’ora della sera. La sua automobile si muoveva a passo di tartaruga e sua moglie giaceva sotto a un pesante armadio che le si era rovesciato addosso, immobilizzandola dalla vita in giù.


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