Voce del verbo venire
– Non muoverti fino a che non vengo, – disse l’uomo.
– Devo sopportare questo peso addosso ancora per
molto? – fece in risposta la donna.
– Devi darmi il tempo di venire, – ribadì lui. –
Dammi il tempo di venire e tutto avrà fine.
– Mi sento opprimere, sul petto, sul ventre, sul
bacino...
– Tu comunque non muoverti, hai capito? Stai ferma,
resta immobile.
– È così importante che io non mi muova?
– Importantissimo. Non so come spiegartelo, quanto
sia importante. Ferma, immobile, fino a che non vengo.
– Non ce la faccio più, mi sento morire...
– Ora non esagerare, hai ancora fiato in gola per
parlare. Qualche minuto e tutto sarà finito. Solo pochi minuti e vengo.
– Fai presto.
– Non dipende da me.
L’uomo attaccò il telefono e prese a suonare il
clacson all’impazzata. Il traffico era davvero paralizzato, a quell’ora della
sera. La sua automobile si muoveva a passo di tartaruga e sua moglie giaceva
sotto a un pesante armadio che le si era rovesciato addosso, immobilizzandola
dalla vita in giù.
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